Artemisia - Alexandra Lapierre

A beneficio di quei pochi che sentissero per la prima volta il nome di Artemisia, riassumo dicendo che è stata una notevole artista del '600 che ha operato in molte località europee. Figlia d'arte, suo padre Orazio Gentileschi era una amico e rivale di Caravaggio a Roma, ne acquisisce i segreti e capacità, affinandole e ampliandole grazie al confronto con i tanti artisti operanti in Toscana, Veneto, Inghilterra, Spagna e Olanda.
In "Artemisia" di Alexandra Lapierre, si ripercorre la vita dell'artista dall'infanzia fino alla scomparsa del padre Orazio, momento in cui la carriera di Artemisia è all'apice del successo. Del rapporto mutevole, d'affetto prima e d'aspra rivalità poi, fra Orazio e Artemisia viene fornito ogni più piccolo dettaglio. Così come delle vicende che hanno portato allo stupro da parte di Agostino Tassi, da cui ne è seguito un processo vinto dalla Gentileschi. È proprio questo avvenimento, unico più che raro nel contesto seicentesco, a dare il via al successo dell'artista. Elemento apprezzabilissimo in un romanzo biografico, ritroviamo, man mano che la trama prosegue, i documenti che attestano la veridicità di quanto detto. Intorno alle vicende realmente avvenute, ritroviamo dunque la capacità della Lapierre di elaborare il carattere, insieme al temperamento esuberante, della protagonista, delle sue relazioni e dei vari personaggi, armonizzando anche, in base alla documentazione, il susseguirsi delle vicende. Procedendo con questo criterio le discrepanze storiche vengono ridotte al minimo, se non annullate.Un romanzo che mi ha dato la possibilità di fare tante piccole scoperte e approfondimenti che altrimenti non avrei mai appreso attraverso i classici manuali di storia dell'arte. Un esempio è stato scoprire la prima volta nella storia in cui è stata allestita una mostra personale, in questo caso dal coniuge dell'artista, o che grazie ad Artemisia si è data la possibilità alle donne di apprendere i rudimenti dell'arte, da qui il susseguirsi di corsi di pittura per giovani donne nobili, e l'esistenza di un'altra artista, architetto e scultrice, sua contemporanea operante a Roma, tale Plautilla Bricci, anch'essa figlia d'arte la cui carriera è stata agevolata presumibilmente dalla scia del successo di Artemisia. Trattandosi di una biografia ben fatta, e storicamente attendibile, non posso esimermi dal consigliarla. Un'ultima chicca, unica più che rara che vizia i più pigri, è il ritrovare stampate all'interno del romanzo diverse opere citate che altrimenti si sarebbero dovute ricercare diversamente.