Il tormento e l'estasi - Irving Stone

TormentoEstasi Stone 1“… in ogni professione fusse abile, operando per sé solo, a mostrare che cosa sia la perfezzione dell’arte del disegno nel lineare, distornare, ombrare e lumeggiare, per dare rilèvo alle cose della pittura…”

In "Vite degli artisti" Giorgio Vasari include questa descrizione di Michelangelo, dicendo quanto fosse capace in ogni suo lavoro artistico, perfetto nella realizzazione delle sue opere.
In "Il tormento e l'estasiIrving Stone omaggia il grande artista in una biografia romanzata, che non manca di documentazioni accurate, in cui si svelano, per chi è digiuno in storia dell'arte, svariati aneddoti, nonché importanti avvenimenti, della vita del Buonarroti.
La storia parte dal momento stesso in cui la passione per la scultura dell'artista trova finalmente modo di sbocciare. Introdotto dall'amico Granacci nella bottega del Ghirlandaio, Michelangelo ha la possibilità di affinare dapprima l'arte del disegno per poi, incluso alla corte di Lorenzo il Magnifico e sotto gli insegnamenti di Bertoldo di Giovanni, perfezionare le sue già eccelse capacità scultoree insieme alla personale cultura. La corte, frequentata dai più grandi filosofi e letterati dell'epoca, permette di ampliare le conoscenze di Michelangelo fornendolo anche di un nuovo strumento artistico: la scrittura. Non pago delle sue soli creazioni figurative, nei momenti di maggior frustrazione trova soddisfazione nel componimento di sonetti che Stone include nell'opera. Ma al di là dell'accuratezza storica, della linearità del racconto e del realistico susseguirsi dei probabili eventi della vita di Michelangelo, cosa fa de "Il tormento e l'estasi" un vero capolavoro della letteratura contemporanea? Non c'è artista o storico dell'arte, o anche animo sensibile del lettore che si avvicina a tale lettura, che non si faccia catturare dalle penetranti introspezioni del protagonista, dall'estasi che scaturisce nel creare un'opera d'arte, sensazione forte e travolgente che penetra nell'animo fino all'estremo, tanto da essere al contempo estasi e tormento, che Stone non riesca a comunicare senza sfiorare le corde più sensibili e intime. Nel concretizzarsi, idealmente prima e materialmente poi, delle opere più importanti, la Pietà, la Cappella Sistina, il Davide, il Mosè, il Giudizio universale, Stone accenna ai particolare tecnici che riguardano la realizzazione, ma indugia senza rischio di annoiare sulle emozioni che Michelangelo ha probabilmente vissuto. Gli appassionati del romanzo storico troveranno grande fonte di ispirazione, e soddisfazione, nelle descrizioni di un periodo storico che ha posto le basi per una nuova cultura che influirà i secoli avvenire, con Lorenzo il Magnifico infatti nasce l'accademia di belle arti, senza incorrere in incongruenze storiche.
Personalmente, appassionato di lettura e storia dell'arte, non rischio di sbilanciarmi definendo l'intero romanzo un'opera di sublime bellezza, rifugiandomi forse in un'espressione un po' desueta, ma che lo riassume egregiamente.
La mia versione è una vetusta edizione della Dall'oglio, ormai introvabile, ma laCorbaccio ha pubblicato un'edizione più recente, rinnovata ed economica.

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un tuo commento