"Vita di Pi" Yann Martel

yann martel
"Vita di Pi"
Yann Martel
Edizioni Piemme Bestseller
€ 10,50
Ennesimo libro da cui è stato tratto un film. Personalmente, però, il libro lo conoscevo già da diverso tempo e la sua trasposizione cinematogrfica è stata solo il pretesto per leggerlo quanto prima, o almeno prima di poter vedere il film. Mi aspettavo parti noiose e punti morti, per quanto in generale la trama abbia suscitato molte curiosità, e invece Yanna Martel, con mio grande sollievo, costruisce una storia che attira magneticamente, impedendo anche ad un debole desiderio di abbandono di affiorare.

La vita a Pondicherry del giovane Piscine Molitor Patel, che si fa chiamare Pi (come il π) per non essere oggetto di scherno, è diversa da quelle dei giovani della sua età. Suo padre è proprietario dell'unico giardino zoologico dell'isolae, dunque Pi vive in uno zoo. Il contatto con le diverse specie di animali è di ordinaria amministrazione, ma non per questo Pi darà per scontato la merviglia che essi suscitano e la conoscenza delle abitudini comportamentali delle bestie. Ma le circostanze sfavorevoli impongono un trasferimento in Canada, sia per la famiglia Patel che per diverse creature dello zoo. E come se non bastasse il mercantile su cui sono imbarcati affonda. Da qui inizia l'avventura di Pi e Richard Parker, un esemplare adulto di tigre del Bengala, entrambi naufraghi sulla medesima scialuppa.

Leggendo la trama si potrebbe essere indotti a pensare che Vita di Pi sia una favola moderna ricca di elementi fantastici. Niente di più errato. La dinamiche logiche sono così ben costruite da far credere che la storia non sarebbe potuta andare diversamente. Le scelte di Pi, i suoi comportamenti e i suoi percorsi mentali sono così reali e così intelligentemente illustrate da risultare convincenti e ricreare nel lettore gli stessi stati d'animo. Un romanzo introspettivo che scava nella mente umana così da mettere in luce le sensazioni e le emozioni primordiali che emergono solo in casi estremi. La storia utilizzata come metafora della lotta fra la paura e la volontà di vivere è un sapiente mezzo di comunicazione che raggiunge il suo scopo. Martel, con un linguaggio semplice e un prosa scorrevole, crea un contrasto fra i toni tenui e limpidi del suo scrivere e il dramma, con le sue sensazioni forti, del naufragio e della sopravvivenza. Un racconto che ci mette di fronte a noi stessi e ci chiede di fare una scelta. La nostra scelta finale ci dirà se siamo positivi e sognatori o realisti e negativi. Un libro che, insieme a poche altre letture, contribuisce a modificare la nostra visione della vita ed a capire che il nostro piccolo mondo, fatto di  abitudini, scelte e princìpi, può essere capovolto in qualsiasi momento e che è proprio quella circostanza a dimostrare quanto valiamo.

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