"Le uova fatali" Michail Afanas'evič Bulgakov Newton Compton edizioni |
Il professor Pérsikov è un placido professore universitario. Accidentalmente scopre che ad una determinata lunghezza d'onda, la luce artificiale permette una crescita accelerata delle cellule animali. La notizia di tale scoperta fa il giro del mondo, e quando un'importante allevamento di polli è decimato da un'epidemia, la scoperta del professore è chiamata in causa. Ma cosa succederebbe se per un errore di consegna la destinazione delle uova di rettile, destinate all'università, e quelle di gallina, destinate appunto all'allevamento, venisse scambiata?
Anche in questo racconto Bulgakov, con toni leggeri e spensierati, narra una storia surreale come pretesto per denunciare la realtà del suo Paese. Lontano dallo stile oscuro e cupo dei romanzi tipici della fantascienza classica, Bulgakov, per mezzo di trovate grottesche e a volte comiche, intesse una narrazione godibile, divertente, ma che si fa carico di importanti insegnamenti. Una dimostrazione di come un'attenta riflessione e osservazione possano sviluppare una lungimiranza nei comportamenti sociali. «La scienza può diventare un'arma, se guidata da una società arretrata dal punto di vista civile ed etico» ci dice Bulgakov, e la storia dell'uomo ha dimostrato la veridicità di questo pensiero.