Letto diversi mesi fa ma di cui non sono riuscito a scrivere nulla. A volte mi faccio sopraffare dalla pigrizia o dalle circostanze che ci travolgono come un vortice. Ma non potevo assolutamente sottrarmi dal parlare di Io sono leggenda di Matheson che, per farla breve, mia ha entusiasmato non poco. Evidentemente non sono stato il solo, in quanto è stato ispiratore di film, i giovanissimi ricorderanno l'omonimo film del 2007 diretto da Francis Lawrence e interpretato da Will Smith, ma non dimentichiamo 1975:occhi bianchi sulla terra datato 1971 e L'ultimo uomo sulla terra del 1964, e di fumetti, l'adattamento di Steve Niles e Elmann Brown è nella mia wishlist fumettistica.
Robert Neville è solo. È solo contro il mondo. Tutti gli esseri umani, i suoi amici, il suo vicino, sua moglie, sono pericolosi. Un improvviso contagio (sarà stata quell' insolita tempesta di polvere?) li ha trasformati in temibili vampiri. Senza coscienza, senza sentimenti, guidati solo dall'istintivo impulso di nutrisri di sangue. Il destino gli riserverà due sorprese. Due incontri che potrebbero aiutarlo ad emergere dal baratro emotivo in cui è sprofondato, o a metterlo di fronte all'inevitabile realtà.
Inutile parlarvi della profonda differenza fra la (libera?) trasposizione cinematografica e il libro. A chi ha avuto il piacere di vedere il film non saranno risparmiate le emozioni che fa vivere il libro.
Il ritratto che Matheson fa di Neville è accurato, reale. Parlarvi del modo in cui vengono affrontate le angoscie di una vita passata in completa solitudine, incentrata sulla sopravvivenza stentata, sempre su filo del rasoio, in bilico fra l'istinto alla vita e la voglia di abbandonare un mondo che è cambiato e che non gli appartiene più, fornisce solo una pallida idea della profondità di questo racconto. Relatà distopica, con un'umanità stravolta, impazzita, che mette in dubbio la sanità mentale ed emotiva del protagonista stesso. Un romanzo che esorta e incoraggia a riflettere su chi siamo, che posto abbiamo nel mondo e come esso, a dispetto dei nostri principi, della nostra moralità, delle nostre abitudini, cambia, va avanti, non nella direzione che ci auspicavamo, e intraprende un percorso tanto distante da noi da consideralro estraneo, sconosciuto. Una visione dell'uomo, e dell'umanità, che si avvicina così tanto alla realtà da spaventarci e allarmarci. Che Matheson abbia visto lungo e abbia previsto il repentino declino dell'uomo?
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