"Racconti africani" Doris Lessing

doris lessing
"Racconti africani"
Doris Lessing
Universale Economica
Feltrinelli Edizioni
€ 7,50
Di tutte le letture il cui tema è stato l'intolleranza razziale, fra cui posso essere felice di aver letto Radici di Alex Halley, L'amico ritrovato di Fred Uhlman,  la recente personale scoperta di Marguerite Duras con L'amante della cina del nord , Racconti africani di Doris Lessing si è guadagnato uno dei posti d'onore. Per quanto il tema di fondo non sia il pregiudizio razziale, anche se l'oscura ombra incombe in tutti e undici i racconti, questa raccolta ci permette di respirare l'atmosfera selvaggia e remota della Rhodesia, attuale Repubblica dello Zimbabwe.

Undici racconti che ci rimandano al periodo in cui questa regione dell'Africa faceva parte dell'impero britannico. Viene presa in esame non solo la questione razziale che all'epoca incominciava ad emergere come inizio di un disagio e segno di un futuro cambiamento, ma le vite soffocate, represse e insoddisfatte di diverse donne la cui esistenza nel continente nero, per alcune dalla nascita per altre per scelta, sono esaminate come sotto una lente d'ingrandimento. Donne che, come nel racconto Il vecchio capo Mashlanga, vivono con profonda frustrazione il pregiudizio nei confronti dei nativi. E donne che, come nei racconti  Inverno in luglio e Un cambiamento d'aria, si sentono soffocare dalla mentalità perbenista e conformista della comunità coloniale.

Ho avuto modo di leggere il commento di una lettore, Angiolo Tavanti su google play, che ha avuto la possibilità di fare un viaggio in Sud Africa e di cui riporto le sue testuali parole "...Doris Lessing è una grande scrittrice che riesce in poche parole a farci sentire il rumore del vento nel velt". Non ho mai avuto l'opportunità di fare un viaggio in Africa, per quanto in passato mi sia adoperato, inutilmente, per attuarlo, ma mi ritrovo completamente d'accordo con il precedente commento. Il modo di comunicare diretto, conciso, a volte molto forte, di Doris Lessing ci mette di fronte una realtà vera, cruda, luminosa come potrebbe essere il sole dopo una giornata in miniera. Prendendo a prestito un'espressione dai filosofi quali Baumegarten o Hegel, si ha modo di vivere un'esperienza estetica completa, profonda. Veniamo messi a parte anche di una realtà africana che non sempre è nota, oppure spesso associata ai nativi d'America, qual è la creazione di riserve, spesso mal gestite, per le popolazioni indigene. Personalemente, come spesso capita in letture con tali tematiche, non finisco di rimanere disgustato da tanta stupidità e ignoranza da parte dell'uomo, modi di pensare deviati, anomali, che purtroppo non sono ancora passati di moda, recenti infatti sono gli episodi di razzismo in Italia. Non sarebbe del tutto inappriopriato inserire questa raccolta fra le personali letture.

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