"Cavalli selvaggi" Cormac McCarthy

Cormac McCarthy
"Cavalli selvaggi"
Cormac McCarthy
Edizioni "La biblioteca di Repubblica"
"Cavalli selvaggi", primo della trilogia della frontiera e vincitore del National Book Award, è stato il mio primo approccio a Cormac McCarthy, e posso reputarmi più che soddisfatto.
In questo racconto troviamo John Grady Cole, sedicenne texano, che fugge dalla sua situazione familiare, la morte del nonno, la separazione dei suoi genitori e il padre che vende la tenuta di famiglia, per raggiungere a cavallo, insieme al suo amico Rawilng, il Messico...
Il sogno è di diventare addestratori di cavalli. Il viaggio si prospetterà lungo, meraviglioso e ricco di sorprese, ma l'entusiasmo per l'avventura dovrà scontrarsi con le difficoltà e i pericoli, a volte mortali, della vita reale e dovranno imparare a loro spese che la giustizia non alberga in tutti i luoghi.
Riuscire a dipingere con le parole è sicuramente una delle caratteristiche di McCarthy. Poche volte in uno scrittore contemporaneo è possibile riscontrare una capacità narrativa così caratterizzante da rendere i propri scritti unici nel loro genere. Perché la sua caratteristica non è solo la composizione della trama, ma il modo in cui è narrata. Unico rammarico, averlo scoperto solo ora. Spero nelle prossime occasioni di approfondirne la conoscenza

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