Breve racconto di Gabiel Garcìa Màrquez ambientato nell'immaginario luogo del Macondo.
Un
colonnello reduce di una guerra civile attende da quindici anni ogni
venerdì l'arrivo del carico postale sperando di ricevere notizie sulla
sua pensione da militare promessa dal governo...
La sua situazione
economica è disastrata. Una moglie che soffre d'asma, un figlio morto
pochi mesi prima e le speranze riposte nella vittoria di un gallo da
combattimento che riesce ad allevare nonostante gli stenti.
Un
racconto che , nonostante le note fortemente drammatiche, riesce a
rimanere fresco e accattivante. Descrizioni e caratterizzazioni che
vengono magitralmente rese senza diventare pompose ed ingombranti. Una
prosa che, ancora lontana dal lavoro che lo renderà celebre Cent'anni di solitudine, prennuncia
un grande talento. Non ci si riesce a fermare alla sola lettura di
questo piccolo gioiello. La voglia di leggere altri suoi lavori viene
stimolata ulteriormente.
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