"Il conte di Montecristo" Alexandre Dumas

Alexandre Dumas
"Il conte di Montecristo"
Alexandre Dumas
Superbur classici edizioni
€ 12,90
Cosa fa de "Il conte di Montecristo" il mio libro preferito in assoluto? Dando per scontato l'eccezionale prova che ci da Dumas padre di un prosa ineccepibile, l'intreccio della trama lascia trasparire un'attenzione ai particolari, una fantasia e una genialità sconfinati...

La trama, oltre a non essere facilmente riassumibile senza sconfinare in qualche spoiler, è conosciuta ai più per i vari spunti dati a film e serie tv. Il che è un vero peccato, perché nell'ignoranza di avrebbe modo di fare scoperte sorprendenti.
Protagonista è Edmond Dantès, che sogna come ogni buon giovane della sua età, un futuro con la sua amata, Mercedes, e lo si coglie all'inizio, mentre si adopera per realizzare questo sogno. Ma la felicità e la spensieratezza sono facile obiettivo di invidie e gelosie, e vittima di un astuto tranello, Edmond verrà incriminato e condannato. Sconterà la pena nella prigione-isola del Castello d'If. La sorte, però, non gli sarà completamente avversa, perché in quella buia, laida e angusta prigione avrà la possibilità di conoscere e incontrare clandestinamente Faria, un vecchio che dimostrerà di essere un insegnante molto al di sopra delle proprie apparenze, e che rivelerà l'ubicazione di un inestimabile tesoro nascosto su un'isola. La morte di Faria fornirà l'opportunità per Edmond di fuggire. La sua storia finirà qua, apparentemente.
Iniziano da questo momento le vicende di un misterioso Conte di Montecristo, di un avvicinabile ma inaspettatamente scaltro abate Busoni e si incontreranno vecchie e nuove conoscenze. L'epilogo non mancherà di stupire.
Come ho già accennato nell'introduzione, la genialità con cui la trama è stata intessuta lascia letteralmente a bocca aperta. La vera sorpresa riusciranno ad averla chi del romanzo conosce poco o nulla. Per gli altri, non siate certi di riuscire a starne lontani una volta iniziato, perché la sua forza d'attrazione sarà molto potente. Scritto nell' '800, ma molto moderno, è un libro da consigliare soprattutto ai giovanissimi, per sfatare la leggenda che i classici sono "pesanti" e noiosi.
Potrei scrivere a lungo su quest'opera, ma lascio che sia Dumas a raccontarvi.
Buona lettura a tutti!

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