"Deus Irae" Philip K. Dick Roger Zelazny

Philip K. Dick Roger Zelazny
"Deus Irae"
Philip K. Dick
Roger Zelazny
Fanucci Editore

Altra perla di Dick, lavoro a quattro mani realizzato con Roger Zelazny.
In un mondo post apocalittico, i sopravvissuti della razza umana si aggrappano a due fedi religionse, il vecchio cristianesimo con il suo messaggio di speranza, e una nuova religione, il SOW, che venera il Deus Irae, colui che ha provocato la catastrofe nucleare stravolgendo le sorti dell'intera umanità,... il cui messaggio è la speranza di essere liberati dalle sofferenze con la morte.
Il protagonista è Tibor, uno delle tante vittime delle mutazioni causate dalle radiazioni, privo di braccia e di gambe sostituiti da arti artificiali e con le quali riesce a dipingere e realizzare delle opere d'arti. Impegnato nella realizzazione del ritratto del Deus Irae in una  chiesa del SOW, effettuerà un viaggio alla ricerca della divinità per poterne cogliere i tratti più divini, più caratteristici e realizzare un ritratto che possa avvicinare e suggestionare i fedeli.
Conteso fra le due fedi, Tibor avrà modo di conoscere nel suo viaggio altri individui, creature e intelligenze artificiali e scoprire la realtà del mondo che lo circonda. L'epilogo sarà fuori da tutte le previsioni.

Dick e Zelazny ci donano un racconto grottesco, ironico e allo stesso tempo drammatico e riflessivo, senza tralasciare la genialità e l'accuratezza che li caratterizzano. Un Dick diverso, il cui intervento di Zelazny è evidente, le cui differenze con altri suoi lavori possono essere colte con la conoscenza di altre sue opere. Ritroviamo l'atmosfera fantascientifica cara a Dick, che però si distacca dal suo genere, generalmente più cupo e pessimista, riuscendo in questo caso ironico, quasi comico. La natura delle creature stesse diventa una sorta di tratto caricaturale delle diverse tendenze umane. Un libro da consigliare e non difficile da leggere.

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